Cosa sono le braciole di patate calabresi? Non bisogna farsi ingannare dal nome “braciola”, che in italiano e in altri dialetti sta ad indicare una bistecca di carne. Con il termine “braciola” in calabrese si indicano genericamente le polpette, che in questo caso sono di patata, simili a crocchette di patate morbide e gustose. Veloci e semplici da realizzare, possono essere servite come antipasto o come intermezzo: portano l’allegria in tavola e sono la gioia dei bambini (ma anche degli adulti). Come in quasi tutte le preparazioni calabresi il formaggio che si andrà ad usare è il pecorino grattugiato e, contrariamente alle tipiche crocchette di patata, le braciole calabresi non hanno panatura e sono più sottili ed allungate.
Braciole di patate calabresi: ricetta
1 Kg di patate
100 g di farina
2 uova
50 g di pecorino grattato
Un ciuffetto di prezzemolo tritato finemente
Un pizzico di sale
Braciole di patate calabresi: procedura
- Per prima cosa, lessare le patate, sbucciarle e passarle con un passapatate quando sono ancora calde. Quando saranno fredde aggiungere tutti gli ingredienti amalgamando bene fino ad ottenere un composto omogeneo.
- Con le mani staccare piccoli quantitativi d’impasto e formare polpette allungate della lunghezza di circa 15 cm e grosse all’incirca quanto un dito pollice. La tradizione vuole che questi bastoncelli siano un poco più grossi al centro e più sottili alle due estremità. In questa operazione è bene aiutarsi con un poco di farina. Mano a mano che si realizzano le braciole adagiarle su di un ripiano leggermente infarinato e al momento di tuffarle nell’olio molto caldo(a circa 175°C) sollevarle con una palettina piatta per non sciuparle.
- Prepararne poche per volta, la patata, infatti, dopo qualche minuto tende ad appiccicarsi, e cuocere nella friggitrice (o nella padella) fino a quando non saranno di un bel colore dorato. Adagiarle su un vassoio foderato con carta assorbente e servire calde.