Fra i tanti doni che la terra di Calabria ci elargisce generosamente troviamo la liquirizia. Circa l’80% di tutta la produzione nazionale, infatti, è localizzata proprio in Calabria. I terreni da cui proviene sono quelli costieri e la trasformazione avviene quasi esclusivamente a Rossano e Corigliano. La liquirizia calabrese risulta essere la migliore in quanto, sia il clima che la composizione del terreno le conferiscono un equilibrato gusto dolce-amaro che rende inutile qualsiasi aggiunta di additivi.

Il museo della Liquirizia a Rossano Calabro: storia della liquirizia

Fin dal 1700 questa pianta ha rappresentato una ricchezza per il territorio calabrese e da allora non si è mai smesso di migliorarne  la produzione e di implementare la capacità della sua trasformazione. Nei primi anni del Settecento venivano usati solamente i bastoncini di liquirizia ricavati dalle radici della pianta, ma in seguito furono messe a punto tecniche più sofisticate per estrarne il succo e ricavarne un prodotto finito nero, profumato e brillante. Nel 2001 nasce a Rossano il Museo della Liquirizia “Giorgio Amarelli”, che racconta la meravigliosa storia di questa famiglia, fatta di fedeltà e di abnegazione al territorio, nata molti secoli fa e mai interrotta. Compito del museo è organizzare mostre, convegni a tema, spettacoli teatrali, presentazioni di libri, il tutto finalizzato a promuovere sia l’azienda che il territorio.

Liquirizia: proprietà e benefici

La pianta di liquirizia è antichissima; già usata in Asia più di 5000 anni , fu importata in Europa intorno al 1400 dai frati domenicani. Appartiene alla famiglia delle Leguminose e prende il nome scientifico di Glycyrrhiza Glaba. Ha molte proprietà terapeutiche ed apporta svariati benefici all’organismo.
Questa preziosa radice è ottima per combattere l’alitosi, concilia il sonno e sembra che, grazie al suo intenso e particolare profumo, sia un afrodisiaco femminile.

Ma le proprietà più interessanti riguardano l’apparato gastrointestinale e a beneficiarne sono lo stomaco,  il fegato e l’intestino; la liquirizia infatti combatte stitichezza, gastrite, ulcera duodenale, aerofagia e digestione lenta. Recenti studi hanno evidenziato di come sia in grado di sviluppare un film protettivo della mucosa gastrica, utile nella cura dell’ulcera gastroduodenale e protettiva nei confronti dell’aggressione di alcuni farmaci. Ricca di antiossidanti, il consumo di liquirizia sotto forma di estratto secco, protratto per un mese, sembra comportare un miglioramento della funzionalità epatica ed una diminuzione delle transaminasi e dei trigliceridi.

Il principio attivo contenuto nella radice di liquirizia, la glicirrizina, è un ottimo rimedio per combattere la pressione bassa; a tal proposito è sconsigliato un uso eccessivo di liquirizia a chi soffre di ipertensione. Vanta inoltre proprietà terapeutiche nella cura della tosse, del mal di gola ed è un ottimo espettorante del catarro. In campo dermatologico, vengono impiegate preparazioni a base di liquirizia per combattere infiammazioni cutanee come dermatosi e psioriasi. Ha inoltre un certo potere antibatterico.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *