I taralli sono una specialità del sud d’Italia, da Napoli in giù non c’è supermercato, bottega alimentare o pasticceria che non li venda. In passato era consuetudine farli in casa e rappresentavano un alimento sfizioso presente in tutte le cucine. In Calabria il tarallo è una vera e propria istituzione; ne essitono infatti di vari tipi: salati o dolci, bolliti e poi passati in forno, oppure solamente cotti in forno. Inoltre, possono essere semplici, oppure impreziositi e aromatizzati con tantissime spezie diverse, senza dimenticare le varie forme: da quelli piccolissimi a quelli molto grandi. Ce n’è per tutti i gusti.

I taralli calabresi vengono spesso arricchiti con peperoncino, origano, semi di anice o polvere di anice stellato. La ricetta che segue è quella dei taralli bolliti e poi passati in forno; questo duplice sistema di cottura conferisce al tarallo una friabilità che non è raggiungibile con la semplice cottura in forno.

I taralli calabresi somigliano molto a quelli del resto del sud d’Italia e la differenza sostanziale è nell’uso dello strutto al posto dell’olio extravergine di oliva, variazione che aumenta la friabilità e il profumo del prodotto finale. Provare per credere!
Ma vediamo come realizzare i nostri taralli croccanti e friabili, che – una volta pronti e raffreddati – potremo conservare in una scatola ben chiusa anche per molte settimane.

Ricetta taralli calabresi: ingredienti

500 gr. di farina 00
250 ml di vino bianco
100 gr. di strutto
Una presa di sale
Due cucchiaini di semi di anice

Ricetta taralli calabresi: procedimento

    • Mettere sulla spianatoia la farina precedentemente setacciata e al centro della fontana mettere lo strutto, il sale e i semi di anice. Iniziare ad impastare lo strutto e, mano a mano che l’impasto assorbe lo strutto, versare a piccole dosi il vino. Continuare ad amalgamare gli ingredienti fino a quando la farina avrà assorbito bene tutto. Se l’impasto risultasse troppo morbido, aggiungere un poco di farina. La consistenza deve essere tale da consentire la realizzazione di un rotolino lungo a secondo di quanto grande vogliamo fare i nostri taralli.
    • Per le prime volte è consigliabile non farli troppo grandi in quanto poi si potrebbero avere delle difficoltà nel maneggiarli, soprattutto nella fase della bollitura. Facendo dei rotolini di circa 15 cm, si avranno dei taralli di grandezza media.
    • Una volta formati i taralli, portare ad ebollizione una pentola d’acqua abbastanza capiente e, con l’aiuto di una palettina. Immergere i taralli nell’acqua. All’inizio resteranno in fondo, ma dopo qualche minuto verranno a galla, è questo il momento di toglierli con una paletta bucata ed adagiarli su una placca da forno precedentemente oliata.
      bollitura taralli calabresi fatti in casa
      taralli calabresi bolliti e ripassati in forno
    • Riscaldare il forno a 160°C ventilato o 180°C se statico e cuocere per circa 20 minuti. Dovranno essere ben dorati e lucidi. Conservati in una scatola o un barattolo chiusi ermeticamente, si mantengono per diverse settimane.

2 Comments

    1. Ciao Tommaso, ogni famiglia ha la sua ricetta, tramandata di generazione in generazione. Evidentemente hai una ricetta differente dalla nostra. 😉

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