In questo post di piatti tipici calabresi parliamo di Cosenza, una città certamente viva, che non finisce mai da stupire per i suoi monumenti e i suoi luoghi di interesse storico-artistico, tanto da essere considerata una delle città del sud Italia più culturalmente vivaci. Cosenza è detta, infatti, l’Atene della Calabria per il suo passato culturale (l’Accademia Cosentina è una delle primissime accademie fondate in Italia) e ha una posizione strategica perchè poco lontana dal mare (sia il versante ionico che quello tirrenico) e dai monti della Sila.
Prepariamoci allora a visitare la città…iniziando dal Castello Normanno, il principale monumento della città, eretto su uno dei punti più alti della città. Da non perdere l’imponente Cattedrale di Santa Maria Assunta, dichiarata il 12 ottobre 2011 dall’UNESCO, che – secondo alcuni storici – fu eretto in epoca bizantina, intorno al 937. Non può mancare, naturalmente, una passeggiata nel grazioso e particolare centro storico “Testimone di cultura e di pace”, caratterizzato da un labirinto di viuzze che si snodano attorno ad edifici storici, chiese, conventi, case fortezze e piazze, il museo all’aperto Bilotti e la galleria Nazionale.

Ma dopo aver visitato la città di Cosenza, cosa vale la pena mangiare? Ecco qui alcuni consigli utili.

Cosa mangiare a Cosenza: lista dei piatti tipici consigliati

La cucina cosentina è molto varia e risente dell’influenza della Sila, con i suoi prodotti prevalentemente di terra, in particolare funghi, verdure, carne, cereali e – in parte – pesce, anche se, naturalmente, è più presente nella costa e meno all’interno. Su tutti spicca il baccalà alla cosentina, preparato con patate, olive nere, peperoni, salsa di pomodoro, alloro, prezzemolo, sale e pepe oppure le alici “schiattate”. Del resto Cosenza è una città dalla tradizione culinaria contadino-montanara.
Molti dei piatti locali, infatti, vedono come protagonisti i funghi Rosito della Sila, che rappresentano la qualità più rinomata della provincia, dove vengono raccolti tra settembre e  novembre. I funghi locali sono assolutamente da provare con la pasta fresca, vera regina delle cucina locale, preparata in tanti modi diversi; in particolare non si può perdere un piatto di pasta e patate ara tijeddra (o alla tiella, ovvero pasta con le patate e peperoni), i rigatoni alla Giancaleone (pasta con pomodoro, scamorza affumicata e  prosciutto cotto affumicato o pancetta affumicata), i fusilli con broccoli di rapa e salsicce, tagliatelle e ceci (chiamate comunemente “lagane e ceci”), oppure la caratteristica pasta col ferro, come gli scialatielli, fatta a mano e prodotta con farina di grano duro, acqua e sale, che ha una forma allungata e scomposta dovuta all’utilizzo del casalingo ferretto.

Facendo un’esplorazione tra gli ortaggi della cucina cosentina, troviamo il broccolo ramoso verde calabrese o broccolo di rapa tipico della provincia cosentina, presentato con salsiccia (il piatto prende il nome di vruacculi i rapa e sazizza). Altro elemento fondamentale della cucina tipica di Cosenza è la cicoria selvativa di Calabria, con la quale vengono preparati ottimi contorni, da condire sempre con il raffinato dell’olio calabrese D.O.P. dal sapore leggero e odore fruttato leggero.

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Tra i secondi piatti provate le costolette d’agnello alla cosentina (preparate con olio, cipolla, pomodori, peperoni e le olive verdi) o le mazzacorde alla cosentina preparate con le interiora dell’agnello e condite con aglio, peperoncino rosso piccante, pomodori pelati, basilico e origano.

E arriviamo, in conclusione, ai dolci con dei piatti forti e rinomati: partiamo dai cuddrurieddri , ciambelle salate preparate per la ricorrenza dell’Immacolata e per il periodo natalizio, i turdiddri (anche chiamate turdilli) che altro non è che uno gnocco dolce e fritto, a base di anice e ricoperto di miele o di miele di fichi e glassa di zucchero, la Pitta ‘mpigliata che è anche questo un dolce tipico natalizio, le Scaliddre o le Chinuliddre, anche questo un particolare dolce fritto.

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piatta mpigliata o nchiusa ricetta originale

Una passeggiata da queste parti non può prescindere dall’acquisto del miele locale, che – grazie ai boschi della Sila – ottiene un sapore e un profumo particolare, senza dimenticare il miele di agrumi, come il bergamotto o il mandarino o clementino di Calabria.

E per quanto riguarda la frutta? Cosa è preferibile mangiare a Cosenza? In città troviamo sicuramente i tipici Fichi DOP della varietà Dottato della Valle del Crati, essiccati stesi al sole su “cannizzi” o tavole di legno, particolarmente adatti alla preparazione di confetture, mieli e dolci.
I fichi si abbinano bene anche a salumi e frutta secca, ma possono essere utilizzati come ingredienti per condire insalate fresche, sughi di carne o pesce.

Ancora non vi basta? Allora rinfrescatevi con un sorso di liquore al bergamotto o con un po’ di sorbetto al mandarino e buona passeggiata!

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